La visita del mese scorso del presidente russo Dimitri Medvedev in Turchia mostra che Turchia e Russia stanno rapidamente sviluppando stretti rapporti economici e politici.
La Turchia ha a tutti gli effetti rinunciato all’Unione Europea, riconoscendola come un bastione dell’islamofobia e prigioniera del diktat statunitense. Mentre la Svizzera mette al bando i minareti e la Francia si appresta a dichiarare fuorilegge il niqab, il popolare governo islamista di Istanbul si muove nella direzione opposta – supportando la libertà di indossare il velo, criticando temerariamente Israele e costruendo ponti con la Siria. Si tratta niente di meno che di un fondamentale riallineamento della politica turca verso i naturali alleati: gli Arabi …ed i Russi.